martedì 15 gennaio 2008

ETICA DELLO STATO.

Definizione di etica, da Wikipedia:
"L'etica (il termine deriva dal greco έθος, ossia "condotta", "carattere", “consuetudine”) è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere".
Detto questo, risulta doveroso fare delle osservazione sull'etica che uno stato dovrebbe seguire:
L’etica che uno stato deve tenere è molto semplice, ovvero: I GOVERNI DEVONO AMMINISTRARE LA COSA PUBBLICA NON NELL'INTERESSE DEI PARTITI E DELLE CLIENTELE(COME ORA ACCADE), MA NEL SUPREMO INTERESSE DELLA NAZIONE.
Ora come ora va restaurato il prestigio dello stato nazionale e cioè dello stato che non assista indifferente allo scatenarsi e al prepotere delle forze che attentino o comunque minaccino di indebolire materialmente e spiritualmente il popolo, ma sia geloso custode e difensore e propagatore della tradizione nazionale, del sentimento nazionale, della volontà nazionale.
Lo stato deve favorire lo sviluppo della nazione, non monopolizzando, ma promovendo ogni opera intesa al progresso etico, intellettuale, artistico, giuridico, sociale, economico, fisiologico della collettività nazionale.
Esso va ridotto ai minimi compiti che spettano, cioè, l’ordine pubblico e quello giuridico.
Investendo su capacità e responsabilità, lo stato deve conferire ad associazioni Corporative il diritto di elettorato al corpo dei consigli tecnici nazionali.
Tutto questo andrebbe a limitare gran parte dei poteri e funzioni che, attualmente, i parlamentari si avvalgono. Di competenza del Parlamento sono i problemi che riguardano l’individuo come cittadino dello stato e lo stato come organo di realizzazione e di tutela dei supremi interessi nazionali; di competenza dei consigli tecnici nazionali sono i problemi che si riferiscono alle varie forme di attività degli individui nella loro qualità di produttori.
Tali considerazioni appaiono forse assolutamente inadatte al mondo d'oggi, ma ciò che
esso richiede non sono nè fonti economiche esagerate, nè risorse di primo livello. Esso richiede solamente persone in grado di svolgere i loro compiti. Tra queste ovviamente è compresa OBBLIGATORIAMENTE una classe politica del tutto diversa da quella attuale.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel post Nico ;)
Comunque concordo, questo Stato è uno schifo.
Non mi sento più tutelato, rappresentato e rassicurato da uno Stato del genere...

Nico ha detto...

Grazie per i complimenti.
Per il resto, uno dei compiti dello stato è quello di tutelare il cittadino, rappresentarlo...l'Italia prende delle figuracce in continuazione. Lo stato, invece, adesso è preso in giro da tutti quei capi, e non, partiti insulsi che si vogliono fare il capitale e basta.