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martedì 1 luglio 2008

DOVE ANDIAMO A TROVARE I SACRIFICI?

Scusateci il ritardo, ma il sottoscritto ha avuto problemi persistenti con la linea telefonica e il collega è stato impegnato.
Ora siamo di nuovo qui, sono successe tante cose nel mondo. Troppe, rabbrividisco nel vedere che il partito del buon governo (???) sappia solo parlare, passare ai fatti quando fa comodo e niente più.
La crisi sta arrivando, l’inflazione raggiunge picchi alti e l’Italia è da anni che è stazionaria. I prezzi salgono e gli stipendi rimangono congelati. Mi vorrei correggere, quindi ripeto: i prezzi salgono e gli stipendi dei lavoratori onesti rimangono congelati, mentre il portafoglio di chi si crede furbo si riempie. (chi ha orecchio intenda)
Mentre nulla cambia, nel paese dei balocchi per gli albanesi e gente varia e nel paese delle parole inutili per me, il Sior Presidente Napolitano si dice convinto in una ricrescita dell’Italia se gli italiani faranno dei sacrifici.
Questo è un commento spontaneo, perché vorrei sapere quanti parlamentari, quanti ministri, sottosegretari, vice dei vice, amici, amici degli amici, presidente del consiglio, porta voci, opposizioni, Presidente della Repubblica si degneranno di farli questi sacrifici.
E’ davvero comoda chiedere sacrifici se non si fanno, quando non si suda ogni giorno in fabbrica o in ufficio. Chi tira avanti il paese?
Pensate che ora il NOSTRO Sior Presidente si è anche schierato a favore della legge blocca-processi fatta dal governo.
Qui sotto vedrete che gran bene che farà questa legge, e il fatto che tutto il casino che ci fu con l’indulto e che ora non c’è non mi meraviglia gran che.

Sequestro di persona art. 605 c.p.
Estorsione art.629 c.p.
Rapina art.628 c.p.
Furto in appartamento art. 624 bis
Furto con strappo
Associazione per delinquere art. 416 c.p.
Stupro e violenza sessuale art. 609 bis c.p.
Aborto clandestino
Bancarotta fraudolenta
Sfruttamento della prostituzione
Frodi fiscali
Usura
Violenza privata
Falsificazione di documenti pubblici
Detenzione di documenti falsi validi per l’espatrio
Corruzione
Corruzione in atti giudiziari
Abuso d’ufficio
Peculato
Rivelazione di segreto d’ufficio
Intercettazioni illecite
Reati informatici
Ricettazione
Vendita di prodotti con marchi contraffatti
Vendita di prodotti in violazione del diritto d’autore
Detenzione di materiale pedo-pornografico
Porto e detenzione abusiva di armi anche clandestine
Immigrazione clandestina ( art.12 c.1 l. 286\1998)
Calunnia ( 368 c.p.)
Omicidio colposo per colpa medica
Omicidio colposo con violazione delle norme sulla circolazione stradale
Truffa comunitaria
Maltrattamenti in famiglia
Incendio e incendio boschivo
Molestie
Traffico di rifiuti
Adulterazione di sostanze alimentari
Somministrazione di medicinali pericolosi
Circonvenzione di incapaci

Ve lo ricordate l’indulto, vero? Ecco, questa cosa non è paragonabile? E allora tutto il casino che ci fu ora dov’è?

VERGOGNA!

Ah, per i sacrifici che se li facciano loro…

martedì 13 maggio 2008

TRATTATO DI SCHENGEN VATTANE A...


Immaginate di abitare in una normale casa. Hai una figlia piccola che sta mangiando e tu sei in una stanza diversa dalla cucina. Tutt' un tratto entra una ragazza rom e tenta di fare chissà quale gesto; sta di fatto che prende la bimba e se ne va. Fortunatamente il nonno della bambina rapita la vede, e la blocca. Che fate? Mi sembra normale che il nervoso e la rabbia crescano, e non per razzismo o xenofobia, ma come naturale sfogo di cose mantenute per troppo tempo a tacere. A Napoli è successo, e leggete cosa si permette di dire l'avvocato della minorenne rapitrice: “Sul fatto che sia entrata in quella casa non c'è dubbio, ma vedremo dopo l'interrogatorio i dettagli di tutto il resto”.
Qua a me, sinceramente, viene da arrabbiarmi, e non poco. Ma che razza di dettagli bisognerebbe ancora chiarire? L'unica domanda in quell'interrogatorio dovrebbe essere stata: “ma tu come ti sei permessa di entrare in una proprietà privata e prendere una bambina?”.
Intanto a Napoli i cittadini passano ai fatti: sono iniziati i primi pestaggi e numerosi tentativi di bruciare i campi rom esistenti nella zona. E l'omertà di quella gente inizia anche a diventare un po' esagerata: secondo molti la “ragazza” diceva che voleva solo giocare con la bambina, mentre alla polizia non ha mai raccontato queste cose. Ha solo detto di appartenere ad uno dei tanti campi rom della zona. E dato che sa abbastanza bene l'italiano non mi sembra personalmente il caso di porre fantasiose attenuanti al fatto.
Non conosco molto i napoletani, tantomeno la situazione che c'è la, ma se quello che dicono è vero, c'è da aspettarsi tanto altro ancora. Ma mi sembra normale, la rabbia accumulata giorno dopo giorno perché nessuno dei nostri “padroni” fa qualcosa per controllare questa immigrazione selvaggia deve sfogarsi. E i cittadini vengono lasciati a se stessi, quel che è successo ne è la testimonianza. Quindi che fare per rimanere in un minimo di sicurezza?
Lascio la parola a voi, segnalandovi anche questo fatto: nella vicina Frattamaggiore i carabinieri inseguivano due ladri rom: una sparatoria e poi la fuga attraverso un campo nomadi favorita dal fatto che i romeni all'ingresso hanno bloccato i militari.
Che dire? Nulla, è evidente che certe situazioni parlino da se...

N.B: Vi segnalo il sondaggio a fianco, se non lo avete ancora votato fatelo

lunedì 5 maggio 2008

LA GIUSTIZIA DI PARI PASSO CON LA MENTALITÀ!



Il primo fatto a Verona, il secondo a Torino.
A Verona saprete con esattezza e non c'è nemmeno bisogna che ripeto quel che hanno fatto quei gran pezzi di m....
E' inutile anche chiedersi perchè, alla fine si scopre che erano gente normale...come tutti! Vedi questi in quelle foto segnaletiche, uno è uno studente, uno è metalmeccanico, l'altro è promotore di non so che cosa. Tutte facce apparentemente “normali”, poi una notte ti chiedono una sigaretta e tu non ce l'hai o comunque dici di no. Ti ritrovi per terra senza sensi, senza un perchè. Ti trasportano all'ospedale e mentre il mondo continua a viaggiare, il giorno dopo i medici dichiarano la tua morte. I moventi, dice il pm, non sono politici. La domanda è: può essere davvero plausibile la storia della sigaretta negata?
Sta il fatto che un ragazzo è morto, ora tanto sgomento e rabbia poi fra qualche giorno il nulla. Gli unici che davvero continueranno a soffrire saranno i famigliari e gli amici. E questi cinque ragazzi che fine faranno? Quanto rimarranno liberi e poi quanto staranno in galera?
Secondo fatto a Torino, un altro cog..one aggredisce un poliziotto perchè gli ha fatto la multa. Il poliziotto lo cerca di arrestare e chi viene in aiuto dell'aggressore? La folla che era in piazza...
Insulti del tipo: “sei una merda”, “merda”...ma davvero questa gente conosceva il poliziotto per permettersi di dire queste scempiaggini?
Scusate se azzardo, ma qui ci vuole davvero una bella passata di manganello tanto per rinfrescare la mente di certi esseri. Non si può arrivare fino a questo punto, ma le autorità di questo stato si sanno far valere?
E' arrivato davvero il momento, una volta per tutte, che si faccia capire, a chi non vuole capire, che in uno stato civile non si insulta e si prende a pugni un poliziotto per una multa. E' arrivato il momento di far capire che per una sigaretta, al di là dell'idea politica, non si uccide una persona. E' arrivato il momento di far capire che allo stadio ci si va per divertire, non per far chissà che cosa. Anche se adesso le aggressioni vengono fatte negli autogrill...
Però, adesso si capisce l'inutilità di questo stato. Non riescono a dimostrare un minimo di autorità, di importanza. E' normale che succedano ste cose...
Quando uno stato non esiste perchè in parlamento ci sono uomini che fanno gli affari del partito o i propri interessi invece di avere uomini che rappresentano i diritti e i doveri dei cittadini, tutto questo accade eccome. Quando il cittadino non crede più in uno stato, quando un cittadino non lo vede più come un pilastro del paese , si vede libero di fare ciò che vuole.
Il bel sogno di democrazia sta fallendo... è una dura e cruda verità!

N.B: Il sondaggio sulle sinistre nel mondo è ancora aperto e per chi volesse votare lo trova in fondo al blog.

sabato 19 aprile 2008

SIAMO TUTTI ITALIANI!




Oggi, ma non solo, potrei parlarvi di questa questione di tutti i giorni dell'anno, vi voglio parlare di una questione stupida, strana e infame. Ah, aggiungo anche razzista!
Come è normalissimo essere, l' Italia è piena di “rivalità” tra paesi, province, città...
Ma l' Italia si distingue anche per il suo RAZZISMO SCHIFOSO tra abitanti del Nord Italia e abitanti del Sud Italia, i cosìddetti “terroni” e “polentoni”.
Ovviamente il (finto) problema maggiore viene sollevato dai “polentoni” che credendosi più ricchi, più snob, PIÙ SUPERIORI...credono di avere il diritto di sputare sopra al Centro-Sud Italia.
Siamo TUTTI Italiani, i problemi si risolvono assieme qualunque essi siano.
Invece di scappare con questi idiozie dai problemi che ha l'Italia, proviamo un attimo a fare il punto della situazione. Il problema del Sud sono le mafie, l'omertà e i politici galoppini dei mafiosi.
Bene, allora la soluzione quale può essere? Accentramento del potere e maggior potere ai prefetti, che sotto la stretta sorveglianza dello Stato ricevono e mettono in atto gli ordini dello stesso, GUERRA alla mafia, con maggiori mezzi, uomini e il necessario per la polizia. Se necessario impiego dell'esercito, che invece di stare in guerre inutili per il petrolio, verrebbe utilizzato per l'Italia in quanto esercito italiano.
Esproprio dei terreni mafiosi e redistribuzione di tutti gli appezzamenti usati illegalmente da associazioni inutili perchè mafiose.
Debellamento della classe politica del Sud, è evidente che la colpa è anche da additare a loro (ovviamente il tutto deve partire da Roma).
Costruzione delle infrastrutture basilari e con volontà far ripartire al meglio il granaio dell'Italia!
A noi non serve razzismo tra la nostra gente, servono risoluzioni ai problemi che affligono l'Italia.

La frase categorica di oggi è: OGGI NON CI SONO PIÙ ITALIANI DI PONENTE O DI LEVANTE, DEL CONTINENTE O DELLE ISOLE: CI SONO SOLTANTO DEGLI ITALIANI.

venerdì 7 marzo 2008

INTEGRIAMOLI, MA NON ALL’AMERICANA!

Sono sempre stato contro all’integrazione. L’integrazione la vedevo come un male, fare entrare degli sconosciuti sul territorio in cui vivo. Questi sconosciuti poi, non avendo soldi, lavoro e mezzi per sopravvivere, si metteno, per forza di cosa, a rubare o in generale a compiere atti criminosi. Credo, che tuttavia, bisogna porsi delle domande per riflettere e verificare se la propria idea può essere davvero sostenuta in tutto e per tutto.
Il mio primo ragionamento che mi ha indotto a ricredermi su questo argomento è principalmente il fatto che viviamo in una società distrutta dai brutti vizi dei politici, dalla mentalità consumista che va piano piano a distribuirsi nelle menti della gente, dalla stanchezza del non arrivare a fine mese e dover mantenere in piedi una famiglia – potrei dilungarmi ancora per molto, ma preferisco smettere – tutti questi fattori determinano una società che non va avanti. Allora mi piacerebbe sapere come si fa ad avere un’integrazione in un volgo come questo. La mia idea di integrazione è questa: scambio di idee e confronto democratico fra le due popolazioni. Dovrebbe essere un continuo aiutarsi, tutti i cittadini sono ritenuti uguali senza guardare il colore di pelle o l’accento errato della lingua italiana.
Tutto questo sarebbe bello, anche se credo che ogni paese debba detenere il proprio nome e andarne fiero, ma lo reputo alquanto utopico. Basti guardare gli Stati Uniti, il quale è si un grande miscuglio di razze, culture, usi e costumi, ma è anche uno stato con tanto razzismo. I neri vivono in ghetti dove la vita te la fai spacciando, o finendo morto sotto il fuoco di qualche “banda” la quale non sa cosa fare il giorno e realizza questi atti indegni. Poi dall’altra parte del quartiere vedi dei mega villoni dove ci alloggiano persone che con il denaro non sanno cosa farsene. Questo concetto non mi sembra un’integrazione. Gli USA sono un grande stato grazie agli affari con armi, la vittoria delle più grandi guerre accadute sulla faccia di questo pianeta e, devo ammetterlo, grazie alla loro furbizia di svilupparsi. Le multinazionali sono i loro punti-forza, che però sono un po’ carenti sul piano dei diritti umani. Mi ricordo un fatto che coinvolse la Nike, produttrice di scarpe, la quale venne coinvolta in un caso di sfruttamento delle persone umane. Oppure in Colombia la Coca Cola fa morire gente di sete per avere l’acqua nelle proprie fabbriche.
Non voglio sprofondare troppo nel monotono, ma se non si portano verità agli occhi della gente, essa non potrà mai capire in realtà i fatti reali delle cose.
Tutti questi esempi mi sono serviti per far capire quanto l’integrazione sia un’immaginazione e così solo resterà, finchè la mentalità umana non cambierà radicalmente. C’è sempre qualcuno pronto a fare il più furbo dell’altro e a fregare tutto il sodalizio di chi lo circonda.



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sabato 2 febbraio 2008

PAGARE DI PIU’ PER PAGARE DI MENO…


Evasione fiscale! Voi sapete cosa significa?

Wikipedia scrive questo: “Nel concetto di evasione fiscale rientrano tutti quei metodi illegali volti a ridurre o eliminare il prelievo fiscale.Nell'ordinamento tributario italiano non esiste una definizione giuridica generale di reddito: ciò rende non agevole una definizione generale di evasione.Se reddito è definibile pleonasticamente come ciò che la legge qualifica come reddito, ossia ciò che è sottoposto a tassazione diretta in forza di una norma positiva a tal fine prevista dal legislatore, l'evasione può essere definita come violazione di una norma positiva che individua o delimita o sottopone a condizione una fattispecie impositiva. L'evasione fiscale, pertanto, si configura sempre come un comportamento commissivo od omissivo che viola una specifica norma tributaria. È la situazione che si verifica quando il contribuente, colpito da imposta, affronta il rischio derivante dal non pagarla, oppure di pagarla soltanto in parte, con la conseguenza che può aversi un'evasione totale o parziale.”

Evasore è chi non paga le tasse, chi le “evade”. Ci possono essere i vari evasori: aziende, persone con i soldi, o anche chi ha difficoltà economiche e finanziarie. E come si sa, in Italia l'evasione è una questione sempre recentissima. In Wikipedia viene proposta una domanda molto importante e che induce a riflettere, vorrei che anche voi scriveste qualcosa a riguardo…

“PAGARE TUTTI PER PAGARE MENO” o “PAGARE MENO PER PAGARE TUTTI”?

lunedì 24 dicembre 2007

CHI LA DECIDE?


Si parla tanto di pena di morte. Si fanno congressi, grandi riunioni, grandi moratorie. Si parla tanto della pena di morte come un qualcosa di scandaloso in un secolo come il nostro? Giusto, assolutamente giusto. Ma d'altra parte possiamo veramente difendere dalla pena capitale terroristi, assassini, mafiosi, grandi spacciatori?
Gente come questa ha veramente il diritto di avere una morte dignitosa? Probabilmente no, ma d'altra parte dobbiamo essere noi stessi a nobilitare l'essere umano e a togliergli quelli strumenti brutali che ci rendono cosi' simili alle bestie. La cosa migliore resta quindi per me il carcere, un sistema punitivo sicuramente più umano. Ma per carcere intendo una vera punizione che deve fare da inibizione per i futuri criminali e a recuperare, dove possibile, le persone che sono incappate nella strada del crimine.
In Italia tutto ciò non avviene. Basta pensare a tutti i grandi evasori fiscali, che con due annetti di carcere al massimo se la svignano, godendosi tranquillamente i loro patrimoni estirpati illegalmente. Oppure ricordiamo quelle punizioni cosi leggere ed inique per i grandi assassini. E non dimentichiamoci assolutamente del sistema giudiziario a dir poco ridicolo in alcuni casi. Abbiamo migliaia di esempi di processi, anche per crimini minori, che durano anni ed anni.
Con questo sistema non si va avanti. Con questo sistema i grandi criminali continueranno a fare la bella vita, a rimetterci siamo e saremo sempre noi, i cittadini onesti.

sabato 15 settembre 2007

IL GIOCO ILLEGALE NON FA PER NOI!

Un gioco complesso, apparentemente contro ogni logica, invade l’Italia. È partito da un’isola del mezzogiorno e ora è riuscito ad infiltrarsi in ogni istituzione.
Una volta composto da briganti che si facevano la guerra per i soldi, adesso fatto di boss che comandano i loro scagnozzi per raggiungere il medesimo scopo: il potere e i soldi.
Ci sono stati diversi uomini che hanno lottato per il paese in cerca di una soluzione al problema, ma tutt'oggi, la mafia, esiste.
C'è da notare Cesare Mori che durante il ventennio fascista mise alle strette la mafia e le sue istituzioni; il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che fu prefetto a Palermo e provò a combattere questa organizzazione, ma fu ucciso poco dopo il suo arrivo perchè non gli era stata concessa carta bianca per agire al meglio contro questi boss.
Negli anni ottanta- novanta due grandi magistrati, Falcone e Borsellino, rilanciarono questa battaglia, ma invano; perché traditi dallo stesso stato.
Lo stato, questo è il problema.
Tutto è corrotto, altrimenti ciò non si spiegherebbe. Nel solo parlamento si contano un criminale su dieci, molti sono anche collusi. Prendiamo un piccolo esempio: Marcello dell’Utri fu condannato per associazione mafiosa, ma non si fece nulla,anzi! Durante un comizio lo stesso Berlusconi lo difese, ricordando che il suo collega aveva l'unica colpa di aver aiutato Forza Italia a nascere.Una persona del genere,se avesse avuto un minimo di buonsenso,avrebbe preso egli stesso le dimissioni, o, alla peggiore, sarebbe stato licenziato dal leader di partito, Berlusconi. E invece no, Dell'Utri risiede ancora in parlamento, prende il suo bel stipendio, e la sua fama di colluso sta cadendo man mano nell'oblio.
È inammissibile che loro si comprino la libertà da colpevoli e stiano alla guida del popolo italiano.
La mafia non è né di destra né di sinistra, la mafia sta con il potere. Essa si introduce nel tessuto sociale e politico per comandare a bacchetta chi la può portare al denaro. Sembra inutile fare questi discorsi; d’altra parte noi non possiamo cambiare nulla con un semplice blog. Ma una forza di volontà, un sentimento per l'Italia e la sua gente, ci spinge ad andare avanti.
Ora non siamo nessuno,in un futuro,forse,potremo lottare tutti insieme contro la mafia ed ogni forma di criminalità.