Informiamoci un pò, và...
sabato 6 settembre 2008
LA FINE DELLA LIBERTA'!
venerdì 4 luglio 2008
FU UN MASSACRO!
“ALLA DIAZ E’ STATO UN MASSACRO!”
Questo ha detto il pm Francesco Cardona Albini, all’inizio della requisitoria nel processo che si tiene nell’aula bunker del tribunale. Il pm si riferiva alla repressione scoppiata dopo l’irruzione della polizia alla scuola Diaz durante il G8 a Genova.
Sono passati ormai 7 anni e i casini rimangono. La cosa più semplice da dire, ma che ormai non serve più a nulla, è una: i G8 vanno vietati per sempre!
Mi sono sempre dichiarato contro queste formazioni inutili e becere, queste congregazioni non coinvolgono e non danno alcun diritto e aiuto ai paesi sottosviluppati anzi il menefreghismo nei confronti di codesti paesi è stremante. La gente è solo capace di sfruttare e la collaborazione non esiste, anche se la cosa che fa più ridere è vedere l’Italia tra i paesi più industrializzati del mondo.
I fatti capitati al G8 di Genova sono da vedere sotto troppe ottiche diverse, da quello che ho potuto constatare io la colpa è da dare per metà alla polizia, i capi che se ne stanno a dirigere le azioni in ufficio, si intende!, e alcuni manifestanti che hanno osato fin troppo. Nel momento in cui si devasta un’occupazione e gli occupanti senza alcun motivo è evidente che la colpa è dei devastatori, ma se poi spostiamo gli occhi sull’ omicidio di Carlo Giuliani le carte in tavola cambiano. Se ne possono dire di tutti i colori, ma solo le macchine sanno mantenere il sangue freddo. Quando uno mi arriva sotto la camionetta con un estintore l’unica cosa è difenderti. In quei casi che fai? Dici di non ucciderti? Di stare calmo perché sta per buttare l’arma e si consegnerà ai black block? Ragioniamo un po’, gente!
Pensare che il prossimo G8 sarà fatto alla Maddalena mi viene da rabbrividire…
lunedì 12 maggio 2008
SONDAGGIO OLIMPIONICO
Si è parlato ampiamente delle prossime Olimpiadi, che come tutti saprete si terranno a Pechino. Sono state fatte campagne di boicottaggio e tutt'ora molta gente è contraria allo svolgimento dei prossimi giochi olimpici in un paese dove in molti casi vengono represse le più basilari libertà umane.
Nota è(o dovrebbe essere), per esempio, la storia dei Laogai, i "campi di concentramento" cinesi. Oppure dovrebbero far riflettere, e non poco, le ricerche effettuate da Amnesty International, che proprio in base agli ultimi dati ha aggiunto che "la Repubblica popolare uccide in segreto una media di 22 detenuti al giorno". Facendo un po' di conti da qui ai prossimi giochi olimpici quindi potrebbero venir uccise circa 2000 persone. Pechino continua a difendersi con citazioni del tipo:“teniamo solo uno stretto controllo e adottiamo un atteggiamento prudente, applicando la condanna estrema soltanto nei confronti di un numero limitato di criminali responsabili di reati gravi”, quindi l'abolizione della pena di morte è ancora un miraggio.
Vanno inoltre doverosamente ricordate le tristi vicende accadute qualche tempo fa al popolo tibetano, e la sfrenata campagna di preparazione al prossimo evento, che sta aggravando le già critiche condizioni di vita di buona parte del popolo cinese. C'è quindi da interrogarsi se lo sport possa veramente essere un organismo a se stante, completamente slegato dalla politica, o se debba necessariamente fermarsi di fronte a certe situazioni.
Bene, a oramai pochi mesi dalle Olimpiadi vorremmo fare un piccolo sondaggio tra voi, lettori del blog: se foste un atleta che potrebbe partecipare alle Olimpiadi, le boicottereste?
P.S: Il sondaggio lo trovate qui a fianco. Se voleste aggiungere considerazioni di qualsiasi tipo, fatelo pure nei commenti.
sabato 3 maggio 2008
E' NATA UNA FOTOCOPIA.
In Italia il centro-sinistra, rappresentato per la stragrande maggioranza dal Pd, ha perso: sia a livello nazionale che il proprio baluardo...la Capitale!
In Inghilterra è nata una fotocopia. I labouristi diventano il terzo partito inglese e perdono anche la capitale: Londra.
La cosa non è che mi preoccupa tanto, anche se non vorrei vedere il mondo governato da piccolo Berlusca, quello che più mi preme fare è una riflessione.
Che cosa sta cambiando nel mondo?
Ricapitoliamo gli eventi: in Italia vince Berlusconi con una grande maggioranza di elettori e si fa su pure Roma con Alemanno. Il Pd non si dimostra quella innovazione che tanto a Veltroni premeva essere, ma riesce a prendere una grande fetta di votanti per essere un partito unico e che correva da solo. I perchè di questa sconfitta si susseguono, si dice che il Pd ha perso per via della troppa leggerezza sull'immigrazione. Perchè c'era come presidente Prodi e quindi non era per niente nuovo quel partito. Tanta cialtronate sono state dette, il mio parere si estende sia a livello nazionale che a livello “capitale”. Il Pd avrebbe vinto, non so se con tanta maggioranza o piccola, con facce nuove. In una città come Roma, dove la gente è stanca di immigrati, di una sinistra che governa con sole due facce da circa 15 anni...questi chi presentano? Rutelli.
Allora mi sembra ovvio che la sconfitta arriva, prima un miscuglio di partiti (manco fosse un'orgia) con Prodi. Successivamente Veltroni che prende l'eredità di Prodi e arrabbiato sbatte la porta in faccia all'estrema sinistra e decide di correre da solo, fa un partito discreto con Franceschini in seconda e, però, cade in queste cose semplici.
La cosa in Inghilterra risulta essere diversa, la colpa la si da maggiormente alla recessione e al fatto che Gordon Brown non stia facendo tutto il possibile per prevenire la questione. La brutta notizia, per il Labour e Brown, è che sono diventati il terzo partito in Inghilterra e rischiano tanto nelle elezioni che verranno fra due anni. Io non credo che lo sfidante del primo ministro inglese sia un grande comunicatore e sia riuscito così a sbaraccare tutto e tutti, il fatto è che è una faccia “nuova”. In Inghilterra hanno il coraggio di investire in politica su facce nuove e soprattutto giovani, lanciandoli nel mondo politico. Forse questo potrebbe essere stata una pedina a favore dei conservatori che, come dice l'Indipendent, hanno acquisito anche i voti dei conservatori che prima votavano Blair.
Bene, dopo tutto questo discorso passiamo la palla a voi.
Votate e discutete nei commenti!
IL SONDAGGIO È STATO SPOSTATO IN FONDO AL BLOG, CONTINUATE A VOTARE LA FINO A QUANDO NON VERRÀ CHIUSO!
lunedì 3 marzo 2008
UNA INNATA DOTE DI FARE I SOLDI.
Sull’ansa si leggeva questo: STRAGE A GAZA, DONNE E BAMBINI TRA LE VITTIME.
ROMA - E' guerra aperta nel nord della Striscia di Gaza, dove dalla notte scorsa le forze israeliane stanno combattendo la loro più dura battaglia dai tempi del ritiro unilaterale del 2005. Il bilancio, che si è costantemente aggravato nel corso della giornata, quando è sera registra 49 palestinesi uccisi (tra cui nove adolescenti di età compresa fra 13 e 17 anni e almeno altri cinque civili adulti tre dei quali donne) e oltre 150 feriti, anche in questo caso con molti civili. Da parte israeliana si registrano due soldati uccisi e sei feriti, oltre a cinque civili (due dei quali bambini) feriti dai razzi caduti anche oggi sulla città di Ashkelon.
Un piccolo stralcio di una tipologia di notizia che corre ormai imperterrita da quasi la fine della seconda guerra mondiale. I palestinesi, stanchi della continua migrazione degli ebrei verso quella terra decidono di rivendicare i propri diritti e i propri territori. A quel punto, inizia una guerra fra quei due popoli che ancora oggi non cessa di esistere. La cosa più brutta è che la razza umana che sta su quel pezzo di terra non riesce a trovare un accordo per finirla con le ostilità. Abbiamo visto bambini e bambine, israeliani, che si divertivano a colorare bombe destinate ai propri coetanei palestinesi. Se questa è una cosa normale…
Io comincio anche a pensare, cioè penso da molto tempo, che sotto a tutto questo putiferio ci siano dei grossi affari economici. L’asse Washington-Tel-Aviv è il cancro del mondo, tutto gira attorno a se…soldi, affari, e chi più ne ha più ne metta. La loro economia è potente grazie alle armi, possiedono infatti gli eserciti migliori al mondo. Persistono i giochetti delle tregue, degli accordi insignificanti e delle bombe sui civili.
E a rimetterci, come sempre, non sono coloro che pianificano, organizzano e tramano guerre e complotti, ma il popolo. La guerra non se la combatte chi la vuole e chi ci guadagna veramente da essa, ma chi viene ingannato da futili ambizioni. Quel che manca è la vera cultura, perché se veramente ci fosse quello che definiscono il progresso dell'umanità, a questo punto non staremmo qui a contare vittime di un'inutile guerra.
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