lunedì 30 luglio 2007

PROBLEMA IMMIGRAZIONE: COME AGIRE?

Riprende l'attività del nostro blog con un articolo riguardante un problema molto attuale per la nostra nazione ma che nessuno è riuscito a risolvere: l'immigrazione
L'immigrazione è un fenomeno che comporta sempre difficoltà di base, come per esempio quella di integrare le nuove etnie con la cultura del paese in cui emigrano, ma in Italia oramai la situazione è fuori da ogni ogni logica per essere accettata. Assieme alla difficoltà di integrazione delle nuove etnie-che reputo un processo graduale e comunque difficile da attuare-, l'immigrazione qua in Italia ha portato ad una serie di fenomeni che hanno leso in maniera gravissima la già critica situazione sociale ed economica del paese ed aggravato le difficoltà di integrazione delle nuove etnie.
L'immigrazione,ed in particolar modo quella clandestina, ha portato all'accrescimento esponenziale di fenomeni come per esempio la criminalità. Proprio dalla criminalità penso siano annessi gli altri problemi portati dall'immigrazione(progressivo aumento del degrado sociale,aumento della xenofobia da parte della popolazione autoctona e di conseguenza maggiori difficoltà ad integrare gli immigrati,ecc...).
I governi che ci sono stati secondo me non hanno minimamente migliorato la situazione, e la cosa sembra continuare a procedere di questo passo: c'è chi propone una linea più morbida(per esempio concedere la cittadinanza al più presto) e chi propone una linea più dura(fino ad arrivare agli estremismi di partiti come Forza Nuova, che propone addirittura il blocco dell'immigrazione e la successiva esplulsione degli immigrati che già risiedono in Italia).
Secondo me entrambi i metodi di affrontare il problema sono errati.Da una parte vedo una linea troppo leggera che non dimostra la solidità dello stato(che ci dovrebbe essere) e non evidenzia la doverosità di chi arriva in Italia di rispettare le leggi e fare di tutto affinché venga integrato e collabori ad un sano progresso del paese sotto tutti i punti di vista, dall'altra una linea troppo dura che non fa altro che aumentare l'astio nei confronti di tutti gli immigrati(anche nei confronti di coloro che si comportano in maniera corretta) e propone scelte assolutamente irrealizzabili(cacciare gli immigrati vorrebbe dire rendere vacanti migliaia di posti di lavoro che pochi italiani accettano di ricoprire, e di conseguenza far fallire innumerevoli aziende).
Ora trovare soluzioni a questo problema non è per nulla semplice, anzi è un'impresa praticamente impossibile per gente che come noi non ha alcun potere decisionale. L'unica cosa che possiamo fare è invitare voi persone con almeno un minimo di buonsenso ad aprire gli occhi e a guardare la tragica realtà: ho di persona visitato zone in cui si nota in maniera evidentissima a che livello di degrado siamo arrivati(come per esempio in alcune vie di Genova)ed ho di persona conosciuto gente che viene in Italia per lavorare onestamente e si è vista sbattere innumerevoli porte in faccia soltanto perché è un extracomunitario.
Questa situazione di profonda ingiustizia, in cui la criminalità dilaga e l'onestà non viene premiata è destinata,secondo noi, a continuare a crescere se qualcosa non si muoverà al più presto e vi invito caldamente a riflettere su chi votare alle prossime elezioni.Noi abbiamo le nostre idee, e non le vediamo rappresentate,per ora,da nessun partito, quindi alle prossime elezioni, se le cose non cambiano, il nostro voto non lo concederemo a nessuno!

Detto ciò vi invitiamo a manifestare liberamente la vostra opinione con considerazioni, contestazioni, consigli, testimonianze e tutto ciò che possa essere utile alla risoluzione di questo problema tramite post o in chat. Prossimamente pubblicheremo ulteriori post in cui chiariremo il modo in cui agiremmo se avessimo voce in capitolo.

FxxxZ,Nico,Tricolorenelcuore

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per rovesciare le sorti del Paese, è necessario cambiare in modo radicale moltissime cose: è impossibile risolvere completamente un problema senza badare agli altri(possiamo arrestare tutti i capimafia siciliani, ma se continueranno ad arrivare clandestini ke per campare sono costretti a darsi al crimine, il problema anziche sparire diventerà ancora peggiore)

- A mali estremi estremi rimedi -

Lvcar

faustpatrone ha detto...

forse, anzi quasi sicuramente, non esiste una soluzione, ma più soluzioni.

perché diverso è il degrado, diversa la qualità dell'integrazione, diverso il contesto economico.

sembra ovvio dire che l'immigrato a Genova affronta una realtà diversa dell'immigrato a Villa Literno o a Greve in Chianti. ma pochi ci pensano.

così come sembra ovvio dire che il Genovese affronta (o subisce) il problema immigrazione in modo diverso da un abitante di Aci Trezza o Cesenatico.

anche tra realtà metropolitane simili possono esistere differenze rilevanti, e la realtà cambia anche col cambiare delle etnie coinvolte.

su una cosa sono d'accordo in linea generale: per assicurare un'integrazione occorrerebbe smantellare la meccanica che spinge gli immigrati a formare i ghetti.

occorrerebbe agire in modo incisivo per disperdere le famiglie di nuova immigrazione sul tarritorio e in mezzo ai residenti, sparpagliandole il più possibile, come semi in un campo.

invece a sinistra si incoraggiano troppo a fare gruppo, a costituire comunità che si sperano poi magicamente integrate.

io ritengo che farebbe più bene all'immigrato essere l'unica famiglia di senegalesi in un condominio di veneti, piuttosto che il contrario.

perché se è vero che naturalmente l'immigrato costruisce reti di solidarietà e accoglienza immediata, questo porta inevitabilmente più all'isolamento che all'integrazione.

l'esempio statunitense lo dimostra: non è creando tante piccole Chinatown o Albanie, o Romanie metropolitane o suburbane che si risolve il problema.

la maggioranza di queste realtà resta comunque degradata, anche perché - e questa è invece una colpa tipica delle destre - non ci si batte per sfatare un mito (a cui pare crediate anche voi, cari amici di Sentimentoitaliano):

"Gli immigrati fanno lavori che gli italiani non sono disposti a fare"

il chè è vero ma solo in questo senso: gli immigrati sono gli unici disposti a farsi sfruttare da troppi imprenditori/delinquenti.

il punto è che dovremmo batterci per estinguere i lavori che nessuno accetterebbe.

se la paga fosse equa e le condizioni di lavoro umane, nessuno oserebbe rifiutare certi lavori.

ma la colpa è di chi questi lavori li rende tali.

mi comlimento con voi per l'iniziativa e il buonsenso che traspare dalle vostre righe.

Aquilatricolore già mi conosce... sono un 'cane sciolto' col cuore a destra e il cervello aperto in oni direzione.

complimenti ancora. vi seguirò con piacere.

FxxxZ ha detto...

Innanzitutto grazie per i complimenti Furio.
Riguardo al tuo commento sull'articolo:sono d'accordo con quel che scrivi,concordo sul fatto che le realtà ed i problemi siano diversi da città a città e che le soluzioni siano molteplici.
Riguardo al fatto che solo gli immigrati accettino di fare determinati lavori bisogna purtroppo ammettere che la colpa è spesso da imputare ad i datori di lavoro,rei di imporre contratti(nel migliore dei casi) disumani.
Penso che i problemi abbiano più facce,che siano concatenati, e per questo debbano essere affrontati su più fronti.
Come ci sono i problemi dovuti all'immigrazione,ce ne sono anche molti di origine puramente italiana.Queste due componenti,fuse,rappresentano la nostra realtà.

Ulisse Di Bartolomei ha detto...

Le migrazioni sono protagoniste della nostra era. Immensi e fertili territori perdono demografia, mentre bande di violenti imperversano depredando chi rimane. Quale risorsa collettiva può nelle migrazioni? Quale per i singoli? Il "lavoro minorile" e i “bambini soldato” sono fenomeni indotti dall’abbandono territoriale degli adulti. Perché la filantropia occidentale tollera la fuga dalle responsabilità civili, quando avvengono tra i “poveri”? Perché "amare il nemico" si rivela il fallimento più eclatante del cristianesimo? I progetti economici possono riuscire dove le demografie sono costantemente instabili? Interrogativi che cercano risposte in un pianeta dove le negligenze umane guadagnano ineluttabilmente la punizione.
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