Che la scuola italiana sia costantemente al centro di polemiche non è certo una novità. Dai casi di bullismo, alle continue riforme del primo ministro dell'istruzione che capita, fino ad arrivare ai dubbi di ogni studente sulla vera validità di quel che impariamo a scuola. Ed è proprio su questo punto che vorrei soffermarmi. Oramai frequento la scuola da molti anni e ritengo di poter esprimere un parere personale completo su quel che non funziona nel nostro sistema scolastico in questo campo.
Cominciando a ragionare infatti sin dalle basi di ogni sistema scolastico, i programmi formativi ministeriali, si capisce che il nostro sistema è marcio dalla radice, poiché presenta programmi ministeriali inadeguati. Io ritengo -ma questa è solo un'opinione personale- che i nostri programmi siano stracolmi, specialmente quelli delle scuole superiori, di un nozionismo del tutto inutile. Ripenso a quante volte abbia dovuto studiare(senza che nessuno mi abbia insegnato come si fa, ma di questo bisognerebbe fare un post a parte) una marea di informazioni per l'interrogazione del giorno dopo, e che le stesse siano cadute nell'oblio entro qualche mese al massimo. Alla luce di ciò, che penso sia condiviso da molti altri studenti, mi sono più volte interrogato sia se sono io che pecco o di un metodo di studio inadeguato o di un'intelligenza ridotta, sia se invece sono i programmi ad essere esageratamente gonfi di nozionismo, sia se è invece errato il metodo con cui ci vengono insegnate le materie. La prima la scarterei a priori, non perché mi ritenga un genio, ma per il semplice motivo che non ho mai avuto problemi a scuola, quindi la mia condotta è sicuramente positiva per lo stato. Prenderei invece in esame le seconde due ipotesi. Credo che tante volte gli argomenti studiati possano essere veramente privati di tante parti, difficili da ricordare e che non siano minimamente influenti alla crescita intellettuale dello studente. Faccio un esempio, che forse vale più di mille spiegazioni. Studiando scienze mi sono accorto tante volte di dover ricordare nomi mai sentiti prima, e che avrei di certo dimenticato qualche settimana dopo, dato il loro disuso e la loro complessità. Quindi che vera opportunità di crescita intellettuale mi hanno dato?Nessuna! Parallelamente a ciò ripenso a quanto poco si faccia per istruire i ragazzi, sempre per quel che riguarda la materia "scienze", ai grandi problemi della natura(inquinamento, per esempio),e soprattutto che non si pronunci parola e non si promuovano iniziative che sensisbilizzino gli studenti ad un comportamento responsabile nei confronti della società e del mondo in ambito scientifico. Per esempio, rimanendo sempre in tema ad un problema che mi sta a cuore, perché non si insiste adeguatament(qualcosa si fa, ma molto poco) ad istruire sin da subito gli studenti alla raccolta differenziata? Io sono alle superiori, e di ciò non ne ho mai sentito parlare all'interno di una struttura scolastica. C'è da precisare, per correttezza, che c'è anche chi la fa. Per esempio la maggior parte delle scuole di qualche provincia italiana ha promosso iniziative a favore della raccolta differenziata. Ma questi rimangono ancora purtroppo casi isolati in Italia, da cui bisognerebbe prendere ispirazione.
Per arrivare al dunque, invito tutti coloro che leggeranno questo post a pensare e a dire la loro su un sistema scolastico come il nostro, ricco di nozioni futili, povero di insegnamenti che fanno crescere l'individuo intellettualmente. Nel futuro vorremmo vedere una società di uomini ferrati nel sparare nozioni a vanvera o uomini capaci di ragionare e di essere cittadini esemplari?
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1 commento:
Bel articolo franz, la penso perfettamente come te veramente complimenti.
andy
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